La Rassegna 2011

10 Dicembre, 2014 Lascia il tuo commento

Nel maggio 2011 si è svolta la XXIV edizione della Rassegna di teatro dei ragazzi delle scuole del Vimercatese e Trezzese.
La manifestazione viene realizzata con OFFERTASOCIALE (azienda speciale consortile operante nei 29 Comuni del vimercatese e trezzese).

Il progetto affianca alla realizzazione della rassegna, l’attivazione di laboratori teatrali nelle scuole, incontri educativo-didattici e organizzativi per gli iscritti e la festa nazionale delle rassegne del teatro/scuola, ideata dal Co.Ra (coordinamento rassegne teatro/scuola territorio nazionale), aggiornamento.

Un altro traguardo è stato raggiunto: ventiquattro anni di rassegna non sono una rilassante passeggiata. Il traguardo dei ventiquattro anni si è raggiunto per il grande desiderio di offrire a bambini, ragazzi e giovani una palestra di cittadinanza attiva, attraverso i laboratori teatrali ai quali abbiamo sempre più dedicato risorsLocandinaRassegna2011e e attenzione, perché è lì che coloro che crescono si misurano, comprendono, si allenano ad ascoltare l’altro e a conoscere di più anche se stessi, è lì che si maturano le esperienze, si provano forti emozioni.

Dal Distretto scolastico 60 di Vimercate, nel 1985, alla Legge 285/97, consorzio Scuole e Comuni, 2001/2003, fino al 2006, anno in cui si è avuto il coinvolgimento ed il contributo diretto di Offerta Sociale, azienda consortile costituita dai Comuni a Nord Est di Milano, il cammino è stato lungo, denso di incontri, “costellato di fatiche e di soddisfazioni perché una rassegna è un organismo vivente, fatto di aggiornamenti, laboratori di esperti, organizzazione, progettualità, seminari, salotti”; è fatto anche di incontri pedagogici, verifica e valutazione, partecipazione a manifestazioni locali, come la Città dei ragazzi di Vimercate, Teatroforum, come avviene alla nostra rassegna, con “tante funzioni interdipendenti e tutte essenziali. E’ un cantiere che forma chi cresce, educandolo alla socializzazione, all’impegno, al rigore, alla conquista faticosa dei risultati, al rispetto dell’altro, alla solidarietà”.

La nostra rassegna si è costantemente arricchita di incontri con esperti, di ricerca-azione da parte dei docenti e vuole promuovere un cambiamento che non sia legato alle mode del momento, ma che aiuti i nostri ragazzi a progettare se stessi nel difficile e meraviglioso cammino della crescita.
La nostra rassegna è punto di incontro e di aggregazione, vuole promuovere lo star bene a scuola e nel territorio con sé e con gli altri e vede coinvolti docenti e famiglie, nonni compresi, che si confrontano in un momento di soddisfazione, di festa, dove i ragazzi acquisiscono fiducia nelle proprie capacità; più che altrove ascoltano e sono ascoltati e partecipano attivamente alla vita pubblica.

Un bambino di 5^, alla domanda, dopo lo spettacolo: “Bambini, cosa vi resta nel cuore?”. Ha risposto semplicemente: “GIOIA”.
Per le scuole, partecipare alla rassegna significa indossare l’abito della festa; alla rassegna incontri gli altri e offri qualcosa di te, qualcosa che hai realizzato con il tuo gruppo, dove è indispensabile cooperare, ragionare insieme per la riuscita di un evento. Partecipare significa coinvolgimento, creare entusiasmo, senso di appartenenza, dunque libertà.

La rassegna è una risposta alla noia, alla stagnazione di una società svuotata che muove le nuove generazioni in un mondo che non usa la ragione, vuoto di valori, consumistico e passivo, pigro e indolente o bellicoso, polemico e inconcludente, chiuso su di sé, senza cuore, cura, attenzione, intelligenza relazionale per coloro che, lontani, non hanno da vivere o che, vicini, la pensano in modo diverso.
Anche il pubblico è contento; i bambini delle scuole dell’Infanzia e delle prime classi della Primaria hanno gli occhi pieni di aspettative e il loro stupore affascina sempre l’adulto. L’intensità emotiva che prova il bambino a teatro crea un’intensità cognitiva difficile da raggiungere in altre situazioni. Gli studenti delle superiori, di solito, arrivano per lo scambio e ricercano, criticano, commentano, provano il piacere di incontrarsi … e scopri che non tutta la gioventù è perduta.

Tutti questi i motivi perché una rassegna di teatro-educazione continui a esistere.
IL TEATRO È UN GIOCO CHE AIUTA A CRESCERE

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Questo articolo è stato scritto da Palco